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SALMO III. 33
num clamavi: & exaudivit me de monte sancto suo. grida al Signore, ed egli mi esaudì dal suo monte santo.
5. Ego dormivi, & soporatus sum: & exsurrexi, quia Dominus suscepit me. 5. Io dormii, e assonnai, e mi svegliai, perchè per man mi prese il Signore.1
6. Non timebo millia populi circumdantis me: exsurge, Domine, salvum me fac Deus meus. 6. Non avrò timore del popolo innumerabile, che mi circonda; levati su, o Signore, salvami, Dio mio.
7. Quoniam tu percussisti omnes adversantes mihi sine causa: dentes peccatorum contrivisti. 7. Perocchè tu hai percosso tutti coloro, che senza ragione mi sono avversi: hai spezzati i denti dei peccatori.2
8. Domini est salus: & super populum tuum benedictio tua. 8. Del Signore ell'è la salute; e sopra il tuo popolo verrà la tua benedizione.3


    Lui, il quale ne’ giorni della sua carne avendo offerto preghiere, e suppliche con furti grida, e lagrime a colui, che salvarlo potea dalla morte, fu esaudito per la tua riverenza, Hebr. v. 7.

  1. Vers. 5. Io dormii, e assonnai, ec. In mezzo a tanti nemici, affidato alla protezione del mio Dio io dormirò tranquillo, e risorgerò ad uno stato di gloria, e di felicità: di Cristo addormentato, cioè morto, e dipoi risuscitato intesero queste parole S. Giustino M., Eusebio, Agostino, Arnobio, Teodoreto, ec.; anzi la Chiesa stessa nell’uffizio della risurrezione. E quello, che è mirabile, il profeta del Vecchio Testamento parla di Cristo risuscitato negli stessi termini, con cui ne parlano gli scrittori santi del Nuovo Testamento, dicendo, che Dio lo risuscitò, ch'ei fu risuscitato dal Padre ec. Vedi Atti II. 24. III. 15., ec.
  2. Vers. 7. Tu hai percosso ec. L'Ebreo si traduce: tu hai schiaffeggiati, ovvero schiaffeggerai. Tu percoterai le mascelle, e spezzerai i denti di queste fiere crudeli, che vengono per isbranarmi
  3. Vers. 8. Del Signore ell’è la salute ec. Dio è quegli, che salva tutti coloro, che ottengon salute, Dio solo può benedire il suo popolo, cioè arricchirlo de’ suoi doni, de’ suoi benefizj; Io che può ottimamente intendersi de' doni, spirituali meritati agli uomini da Cristo co’ suoi patimenti, e colla sua morte.

Test. Vec. Tom XIV. C SAL-