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ardirei di decidere tal quistione; nè di entrare a difenderla in tutte le sue parti, perocchè non sarebbe cosa da spedirsi in poche parole, e da simili controversie, quando o poco, o nulla, contribuir possono alla intelligenza della divina parola, molto volentieri mi tengo lontano. Confesserò nondimeno, che non ho lasciato di esaminare attentamente le ragioni, che quinci, e quindi produconsi, ed emmi paruto, che la prima sentenza non sia in verun modo da rigettarsi, onde e nella sposizione dei titoli, e nell’illustrare la materia stessa de’ Salmi, a imitazione di molti dotti Interpreti, ho procurato sempre di far vedere, come tutto possa intendersi in guisa, che non ne resti in verun modo pregiudicata.

L’argomento de' salmi è sì vario, e sì vasto, che possiam dire trovarsi riunito in questo libro tutto quello, che rende preziosi alla fede tutti gli altri libri delle divine Scritture. Imperocchè se (come dice S. Ambrogio) la Storia sagra istruisce, se la legge divina dà i precetti di vita, se la profezia annunzia il futuro, se la sapienza persuade, ed edifica, tutto quello lo fanno i salmi di Davidde. Noi veggiamo in fatti ripetuta ne’ salmi, e celebrata divinamente la creazione di tutte le cose dal nulla, e l’uomo posto in grandissimo onore da Dio, il qual uomo non intese la sua dignità, nè quel, che dovesse al suo Dio, e si degradò, e si avvilì, e col suo peccato contaminò tutta la sua dipendenza, onde gli uomini tutti nel peccato son conceputi dalla lor madre; indi la generale corruzione degli stessi uomini rivolti ad adorare Dei di pietra, e di fango, opere delle lor mani, e la separazione di Abramo, e la sua fede, e le profezie di Giuseppe, e il popolo fedele oppresso nell’Egitto, e liberato da Dio per mezzo di Mosè, e i prodigj fatti da quello condottiere degli Ebrei, e il passaggio del mare, e i continuati favori di Dio verso di quello popolo, e le sue mormorazioni, e le sue infedeltà punite severamente nel deserto. Delle quali cose la descrizione perfettamente conforme alla