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piaghe, come per esempio nel campo sessuale la prostituzione e la larvata poligamia, come in altri campi l’alcoolismo, che rodono come un cancro l’organismo sociale e che non saranno mai guarite senza un energico intervento chirurgico dello stato. Per le stesse ragioni — oltre che per la mia esperienza personale — sono convinto avversario della libertà della scuola che oggi si chiede: io sono persuaso che lo stato nostro tenta con ciò una esperienza che espierà più tardi duramente.

Il secondo punto è il riconoscimento della necessità di un rispetto assoluto alla legge. Posto il principio che lo stato non è nè un sistema di interessi, nè un semplice tutore di interessi, ma una vera unità morale che ha il suo fondamento nella verità assoluta delle cose, il suo valore è un valore assoluto: esso solo è il diritto e di fronte ad esso ogni diritto scompare. Quindi non solo esso ha il diritto di riorganizzare economicamente la società secondo le più profonde esigenze morali (questo è il principio che anima in segreto tutto il movimento sociale odierno), ma ha il dovere di procedere in questo suo compito senza tener conto di diritti tradizionali che di fronte ad esso non esistono; ha in secondo luogo il dovere di opporsi nel modo più deciso alla costituzione di tutti quegli aggruppamenti di attività e di interessi che costituiscono come altrettanti stati nello stato e di fronte ai quali ha il diritto di dire come il Califfo Omar dinanzi alla biblioteca di Alessandria: «o essi coincidono con le mie volontà morali ed allora sono inutili, o sono contrari ed allora sono da distruggere». Questo è un punto degno del più alto rilievo specialmente nel momento nostro attuale in cui dinanzi alle forze occulte e palesi (grandi banche, grandi industrie, giornali, associazioni politiche) lo stato ha quasi abdicato ad ogni suo potere. Ma questo rispetto assoluto della legge deve anche esplicarsi nel modo più rigoroso contro gli individui, senza nessuna pietà, senza nessun falso umanitarismo. Kant scrive nella sua Filosofia del Diritto che la società dovrebbe far giustiziare il suo ultimo criminale anche se fosse sul punto di dissolversi: nello stesso modo possiam dire che la società dovrebbe far rispettare la legge anche se fosse nel procinto di perire: ciò che importa non è la società, ma la legge — e di fronte ad essa ogni considerazione di umanità e di pietà è falsa umanità e falsa pietà.