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gono considerati come preparazioni e condizioni della vita religiosa. Il diritto, la morale, l’arte, la stessa indagine scientifica, non sono in sè fenomeni religiosi e possono esistere indipendentemente dalla religione: ma possono venir compresi a fondo solo in una visione religiosa della realtà e perciò in pratica possono svolgersi e progredire verso le forme più alte solo in quanto riconoscono il loro fine (quindi il loro fondamento) nella vita religiosa. Le considerazioni che io verrò svolgendo da questo punto di vista sullo stato, sulle condizioni sociali odierne e sui doveri che per noi ne risultano, non saranno quindi deduzioni dogmatiche da un punto di vista arbitrariamente scelto, ma serviranno nello stesso tempo a confermare il principio da cui discendono ed a metterne in luce le applicazioni concrete nel campo che ci interessa.
La teoria della società come quella della realtà in genere, può essere costituita da un duplice punto di vista. Se noi la consideriamo nella molteplicità degli elementi e delle forze che la costituiscono, noi siamo tratti a concepirla come un grande meccanismo, anzi come un sistema di meccanismi cospiranti necessariamente in un dato indirizzo: nulla di più naturale allora che di passare a poco a poco a considerare le forme ideali di unità, che sembrano scaturire da questo grande insieme, come pure parvenze che non hanno alcuna influenza sul processo complessivo, anzi sono come l’ombra che lo accompagna e ne dipende. La concezione opposta considera invece la società come una grande unità spirituale, come una coscienza superiore e più vasta che in sè abbraccia le coscienze individuali e persegue i suoi fini facendo ad essi servire gli individui. La vita sua non è un meccanismo, ma una creazione, una libera esplicazione: le grandi volontà ideali sono come le forze creatrici che piegano a sè e utilizzano i meccanismi inferiori. Non è difficile riconoscere in questi due punti di vista i due punti di vista fondamentali che abbiamo contrapposto nella scienza e nella filosofia: e che in realtà non si contrappongono, ma si richiamano e si completano. La società è come il nostro organismo fisico un sistema di attività e di funzioni, le quali non possono venir considerate dalla scienza altrimenti che come un sistema di attività meccaniche. Fare intervenire, in questo sistema, delle