Pagina:Martinetti - Saggi e discorsi, 1926.djvu/5



La funzione religiosa della filosofia1.

A chi intraprenda da un punto di vista alquanto comprensivo e profondo l’insegnamento della filosofia o l’esposizione d’una dottrina filosofica il primo compito che si impone è naturalmente quello di determinare la via da seguirsi, di precisare i motivi, i limiti ed i criteri dell’insegnamento filosofico. Ora è facile vedere che non è possibile trattare adeguatamente questo punto senza entrare fin dal primo istante in un problema assai più arduo e più vasto, senza chiedere che cosa è e che cosa vuole la filosofia, in altre parole senza determinare fin da principio quale sia la funzione sociale, quale il valore umano della filosofia. La filosofia come problema — ecco il primo problema della filosofia.

Questo problema non è evidentemente tale che possa venir divelto dal problema universale della realtà che è l’oggetto vero e proprio della filosofia; quell’attività umana particolare, che diciamo filosofia, è pur essa un momento della vita umana, un processo, che un sistema filosofico è in dovere di esplicare determinandone la natura e la funzione ed assegnandogli il posto che gli spetta nel sistema delle attività spirituali e nel complesso dell’esistenza in genere. Ciò posto, non apparirà strano che oggi ancora la filosofia debba considerare come un problema la

  1. Prolusione al corso di Filosofia teoretica nella R. Accademia Scientifico-letteraria di Milano, letta il 26 novembre 1906