Pagina:Martinetti - Saggi e discorsi, 1926.djvu/29


- 29 -

tuire artificiosamente a quel sistema complesso di tradizioni varie per natura, per origine e per valore, che dicesi Cristianesimo e da cui esula sempre più la vita dello spirito, una nuova dottrina ed una nuova organizzazione religiosa: questo non è il compito immediato della filosofia e vano sarebbe d’altra parte voler prevedere in quale indirizzo, verso quali simboli si volgerà la coscienza religiosa dell’avvenire. Ma questo fermamente crediamo, che solo da una penetrazione sempre maggiore del pensiero filosofico — che è pensiero religioso — possiamo attenderci quel rinnovamento della vita religiosa verso cui anela l’anima moderna; tutta la storia del pensiero moderno, profondamente considerata, non è, crediamo noi, che la preparazione lenta e sicura di quella chiesa invisibile, che già oggi affratella le anime migliori di tutte le chiese visibili, di quella religione del libero spirito, verso cui tendono da secoli lo sguardo gli spiriti più profondamente religiosi e che anche noi, considerando la lotta, il dissenso interiore e la profonda miseria spirituale dell’età nostra, non possiamo non circondare delle speranze e dei desideri più ardenti.