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i fatti ed a far loro dire solo quello che possono dire. Essi perdono così la bussola della logica, fanno, senza saperlo, della metafisica materialista senza costrutto, discreditano le loro stesse ricerche e finiscono spesso per ricadere in quell’oscurantismo da cui credevano di essere usciti»1.

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Gli animali hanno quindi una coscienza: la psicologia degli animali deve seguire gli stessi criteri e metodi della psicologia umana con questa riserva: che nel caso della psicologia animale l'interpretazione psicologica delle osservazioni obbiettive è molto più difficile e deve essere soggetta a molto maggiori cautele. Ma con questo non è ancora risoluta ogni questione metodica. Qui ci si presenta la stessa domanda, che si presenta all’inizio della psicologia umana e che dobbiamo qui prendere in esame per eliminare canoni metodici, che sono in realtà soltanto prevenzioni dogmatiche. Se è fuor di dubbio che l’animale ha una vita cosciente, come l’uomo, è anche fuor di dubbio che la sua (e la nostra) vita psichica si accompagna a fenomeni d’un altro ordine, è sostenuta ed accompagnata da trasformazioni organiche. Vi è tra i fatti dei due ordini una corrispondenza regolare: i meccanismi organici si svolgono a fianco della vita cosciente e l’influenza reciproca dimostra che vi è fra di essi uno stretto rapporto. Ora è vero che l’osservazione interna immediata sola può metterci a diretto contatto con i fenomeni psichici: onde pare che anche nella psicologia animale il metodo da seguire sarebbe quello dell’interpretazione e della ricostruzione psicologica. Ma l’osservazione diretta della vita interiore ha due gravi inconvenienti: anzitutto è una visione superficiale e limitata, che non ci fa conoscere gli antecedenti, le condizioni remote e profonde della nostra vita cosciente; inoltre essa non può, come vorrebbe il metodo scientifico, dar luogo a misure e rapporti quantitativi precisi. Questo ci spiega perchè la psicologia debba, nel concetto di molti, appoggiarsi alla fisiologia e specialmente alla fisiologia nervosa: qui solo possiamo stabi-

  1. A. Forel, Un aperçu de psychologie comparée in «Année psychol., II, p. 19-20.