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canzoni e madrigali amorosi | 59 |
xi
la bella vedova
Quest’animata Notte,
ch’avolta in nera vesta,
ricopre il biondo crin di bruno velo,
non da le stigie grotte,
ma dal balcon celeste,
non da l’abisso vien, ma vien dal cielo.
Non caligine e gelo,
poggiando al suo bellissimo orizzonte,
come l’altra produce,
ma porta ardore e luce.
L’oriente ha nel riso, ha l’alba in fronte,
il dí nel ciglio accolto,
e le stelle negli occhi e ’l sol nel volto.
Non per nebbie sanguigne
torbida e tempestosa,
ma sempre agli occhi altrui serena e chiara;
non per larve maligne
orrida e spaventosa,
ma sempre ai cori altrui soave e cara;
cortese e non avara
e non cieca si mostra e non alata,
se non quanto va seco
Amor alato e cieco;
non da sinistri augelli accompagnata,
ma, con rossor del giorno,
ha le Grazie nel sen, gli Amori intorno.
Sconsolate dolcezze,
chi, lasso! e chi v’accoglie
tra meste bende e vedovili arnesi?