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canzoni e madrigali amorosi | 35 |
quando a l’aure tranquille
odor soave spira,
allor dolce d’amor piagne e sospira.
Ma, di se stessa altera,
acciò ch’ardita mano
tenti rapirla invano,
rigidetta e severa,
in grembo a primavera,
contro i nemici e i vaghi
s’arma in difesa sua di punte e d’aghi.
Rose, rose beate,
lascivette figliuole
de la Terra e del Sole,
le dolcezze odorate,
che dal grembo spirate,
ponno quel tutto in noi,
che ’l Sol, che l’aura e che la pioggia in voi.
mopso
Giá imbruna le contrade
il Sol, che cede e langue,
e seco a un tempo essangue
langue la rosa e cade.
O di umana beltade
gloria caduca e leve,
o diletto mortal, come se’ breve!