Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Le opere del Marino si possono ripartire in tre gruppi: il poema dell’Adone, le poesie minori e le lettere e prose varie. Le lettere sono state giá pubblicate in questa raccolta a cura del Borzelli e del Nicolini; le altre prose non val forse la pena di ristamparle, tanto sono vacue e prive d’interesse; l’Adone sará dato a parte. Resta dunque da provvedere alle poesie minori; il che io ho fatto in questo volume.
I
La prima raccolta dei versi del M. fu pubblicata in due parti col titolo: Le rime, in Venezia, presso il Ciotti, nel 1602, quando l’autore toccava giá i trentatré anni. I due volumetti raccoglievano le cose da lui composte per massima parte in Napoli, delle quali poche erano state sparsamente stampate e le piú avevano circolato manoscritte1. Queste Rime, dalle quali alcuni componimenti furono tolti ed altri aggiúntivi, riunite le due parti, presero poi il titolo di La lira, per la prima volta, a quel che sembra, nell’edizione di Venezia, Ciotti, 1608. Piú tardi si formò una terza parte della Lira, contenente versi composti dopo il 1602, e fu stampata dal solito editore di Venezia, nel 16142.
- ↑ Dalle Rime e prose di Giulio Cortese (Napoli, 1592) il Menghini, La vita e le opere di G. B. M. (Roma, 1888), p. 44 n., trasse un sonetto giovanile del M. Ma è sfuggito ai ricercatori un opuscoletto di dodici pagine, che si serba nella Bibl. naz. di Napoli, col titolo: Prologo del signor Gio. Battista Marino sopra del Pastor fido, rappresentato nella cittá di Nola l’anno 1599. Il prologo è fatto in persona di Paride, e comincia: «Qui dove i campi arriga, E con liquido piè per chiuse vie», ecc. Non fu mai riprodotto.
- ↑ L’ediz del 1608, di questa terza parte, citata dal Borzelli, Il cavalier G. B. Marino (Napoli, 1898), p. 361, come esistente nella Bibl. Angelica, non si trova colá, ed è certo frutto di equivoco.