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240 parte quinta

x

giudit con la testa d’oloferne

di Cristofaro Bronzino.

     Di Betulia la bella
vedovetta feroce
non ha lingua né voce, e pur favella;
e par seco si glori e voglia dire:
— Vedi s’io so ferire!
E di strale e di spada,
di due morti, fellon, vo’ che tu cada:
da me pria col bel viso,
poi con la forte man due volte ucciso. —


xi

salome con la testa del battista

di Lavinia Fontana.

     Mentre, in giro movendo il vago piede,
la danzatrice ebrea
ciò, ch’a pena potea
soffrir con gli occhi, con la lingua chiede;
ebro il re palestino
di lascivia e di vino,
le dona pur, dal giuramento astretto,
il capo benedetto.
Oh piú perfida assai, che ciò concede,
d’ogni perfidia altrui, perfida fede!