del carcere confuso;
tu tra questi deserti,
onde uscir mai non spero,
inculti, abbandonati,
disleal, m’abbandoni.
Io ti sottrassi al rischio
del gran mostro biforme,
ed a la tua posposi
la fraterna salute;
tu, sí malvagiamente
ingrato e sconoscente,
preda mi lasci ed ésca
de le selvagge fère.
Ecco le ricompense
de l’amor che t’ho mostro;
ecco i premi ch’acquisto
di quanto ho per te fatto,
o del mar, che ti porta,
piú instabile e crudele!
Vele fugaci, o vele,
che, da liev’aura gonfie,
su per l’acque volate,
se la vostra bianchezza
rappresenta il candore
de la mia fede pura,
la vostra leggerezza
si rassomiglia al core,
dolevole, incostante,
del mio fallace amante!
Oh inganno malvagio,
oh tradigion perversa!
Son questi gl’imenei,
queste son le promesse?
i giuramenti questi,
quando la fé mi desti
con maritaggio altèro