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sonetti amorosi 95

xl

amori di pesci

     Oggi, lá dove il destro fianco ad Ischia
rode il Tirren col suo continuo picchio,
vidi conca con conca e nicchio e nicchio
baciarsi, e come a l’un l’altro si mischia;
     e la biscia del mar, che pur s’arrischia
venirne infin colá presso il crocicchio,
ove del sole al luminoso spicchio
la chiama l’angue innamorato e fischia.
     E vidi ancor d’amor l’algente anguilla
arder fra l’acque, e gir di grotta in grotta,
i lor maschi seguendo, occhiate e salpe.
     Né però vidi mai, perfida Lilla,
te fatta a me cortese, e, se non rotta,
men dura, del tuo cor la rigid’alpe.


xli

offerta di coralli alla sua donna

     Un bosco di coralli in que’ confini
lá dove giace il mar placido e muto,
fu l’altrier, Lilla mia, da me veduto,
mentr’io stava a raccôr nicchi ed echini.
     Oggi v’andai soletto e i cristallini
fondi tutti cercai stanco e battuto,
e dal profondo scoglio aspro ed acuto
con gran forza e sudor còlsi i piú fini.
     Duo tronchi a cento rami i’ pria ne scelsi
per far le corna a la tua cerva, e poi
altre branche minori anco ne svelsi.
     Qui gli serb’io; ma se da me tu vuoi
di coralli sí bei doni sí eccelsi,
dona i coralli a me de’ labri tuoi!