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Piacenza — Rende conto di un suo duello con
Enrico Caterino Davila
xvi. Al cardinale Cinzio Aldobrandini — Lo ringrazia di avergli impetrato il ritorno a Parma, non ostante il duello avuto col Davila, e promesso di non fargli trovare ostacoli nella ristampa del
Canzoniero
xvii. Ai signori accademici Innominati, a Parma — Ringraziamenti per essere stato nominato principe
dell’accademia . .
xviii. Alla signora contessa Lucrezia Angoscioli, a Roma — Contraccambio di augúri
xix. Al signor Marco Antonio Salvucci, a Perugia —
Riceve da lui una lettera assai laudativa. Ma tali lodi converrebbero per l’appunto a chi le ha scritte
xx. Al signor capitano Ortensio Ghisi, a Fiorenza —
Congratulazioni per la nascita di un bambino .
xxi. Al signor duca Lottano Conti, a Poli — Loda un
Discorso politico composto dal Conti, a richiesta del duca di Parma, «in favor della aderenza e contra la neutralitá»
xxii. Al signor Cardinal Odoardo Farnese, a Roma —
Presenta e raccomanda, anche a nome del duca di Parma, il capitano Giuseppe Ponti .... xxiii. Al signor don Virginio Cesarmi, a Roma — Augúri
pel natale
xxiv. AI signor Giovanni Antonio Orsini, duca di Santo Gemini, a Roma — Chiede una dilazione per scrivere un parere circa la pace fra due cavalieri,
che trattava l’ Orsini
XXV. Al signor conte Alessandro Sforza, a Foro nuovo — Lo ringrazia di avergli dato l’incarico di scrivere
la storia di casa Sforza
xxvi. Alla signora contessa Angosciola, a Piacenza —
Complimenti
xxvii. Al signor duca Lottario Conti, a Poli — Lo prega
di non essergli avaro di lettere
xxviii. Al signor Piero Andrea Cannoniero, a Milano — Non può scrivere per lui un discorso accademico,
perché ammalato
xxix. A Giambattista Marino, a Parigi — Intorno al proprio ritratto, chiesto in dono dal Marino . . .
xxx. Al medesimo — Ancora del ritratto
xxx/. Al signor cardinale d’ Este il vecchio, a Modona —
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