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la nomina di monsignor (poi cardinale, come preconizzava lo S.) Giovanni Altieri al vescovato di Camerino al 26 febbraio 1624. — Che il «dottor Graziano», di cui nella lettera lii, sia l’Achillini, non può cadere in dubbio. Lo S. dice che è uno dei due a cui il Marino scrisse la lettera premessa alla Sampogna: ora il Preti, a quel che sappiamo, non insegnava diritto in nessuna universitá; dunque si tratta dell’Achillini ( 0 . Si badi, a tal proposito, che nell’edizione originale la lett. ha la data del 1615 (anzi, per riprodurre esattamente l’errata grafia, «Ù615»); ma che si tratti di errore tipografico appare evidente, sol che si pensi che la lettera dello S. al Marino, di cui in essa si discorre, è del 1619. Perciò l’abbiamo assegnata al 1625. — Che il «signor L.» e il «signor B.», nominati nella lett. lxv, sieno il Loredano e il Busenelli, è congettura del Menghini (2), che noi troviamo assai verisimile. — La data della lett. lxvi ci è fornita chiaramente dalla xvii. — Mancava ogni elemento per la datazione della lett. lxxxvi. — La data della lxxxiv ci è fornita dalla lxxxiii. — L’Orsini fu nominato cardinale nel dee. del 1641 (3): donde la data della lett. xc. — Monsignor Carrafa fu nominato arcivescovo di Matera nel 1638 (si veda lett. lxxxiii) e cessò dall’ufficio nel 1647. D’altra parte, lo S. nel dee. 1641 era ancora a Matera (si veda lett. xc): dunque la lett. xci, datata da Roma, è compresa tra il 1642 e il 1647. — Il D’Afflitti era una specie di procuratore che lo S. aveva a Matera per l’esazione delle rendite dei suoi benefici, tra cui quello del Vaglio: da ciò la congettura che la lett. xcu sia stata scritta nello stesso periodo della precedente. — Per la datazione della lett. xcvm siamo utilmente ricorsi all’opera del Gattini ( 4 ). — Non siamo riusciti a pescare una storia dell’ordine agostiniano: donde la necessitá di lasciare dubbia la data della lett. ci. — Per le lett. cii-cxvin e cxx-i, rilegate nel codice della Casanatense e pubblicate dal Menghini in ordine totalmente diverso da quello da noi adottato, siamo ricorsi al metodo comparativo. Tranne che per le prime due, per le quali abbiamo qualche dubbio, della datazione delle altre siamo sicuri. Né crediamo che sieno necessarie spiegazioni, ché la successione

(1) Cfr. d’altronde M enghini, op. cit., p. 73.

(2) Op. cit., p. 140.

(3) De Maslatrie, op. cit., col. 1229.

( 4 ) Op. cit., p. 250.