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invitto tra le sepolture; non ha temuta fatica, non ha perdonato a vigilia, non ha fuggito pericolo per essere a questo popolo e padre e medico e sacerdote. Per si generose diligenze intimorita la morte, hanno chiusa la bocca i sepolcri, e la sanitá s’è arrischiata di ripatriar con noi. Maggiore assolutamente d’ogni umana lode, ma inferiore solo al suo sviscerato affetto, è stato il merito di questo signore in questi funesti affari. Preziose reliquie, anzi sacrosanti oracoli per la salute della posteritá saranno le sue regole, se dagli avanzi miserandi della pestilenza saranno raccolte. Ma di lui ragionaremo altrove.

Or torno a voi, con dirvi che piú tosto che deplorare i presenti castighi dovreste convertire il vostro angelico talento nell’essagerare le abominevoli corruttele del secolo presente, ché poi non solo non vi maravigliareste della fierezza di queste calamitá, ma piú tosto restareste attonito come tutte le piogge del cielo non siano pestilenze e come tutti i raggi del sole non siano saette. Io qui non ragiono di Roma, perché i santissimi costumi del grande Urbano hanno potuto e moderare e giustificar la corte, e quindi è che vive privilegiata fra le communi miserie; ma parlo del rimanente del mondo. Pare, signor Mascardi, che nei petti umani a pena vi agonizi la fede e vi palpiti la caritá. L’interesse trionfa per tutto e, quello che è peggio, conduce incatenato sul carro l’onor di Dio. Le calunnie s’incoronano e si rendono soggetta la povera innocenza: fa’ che stimolo d’onor terreno leggermente punga un fianco mortale, corresi con tanto precipizio all’ impreso fine, che nel corso s’urtano gli amici, si calpesta la fede, si gitta in terra la veritá e con cecitá scatenata non si conosce Dio. Ogni ordine, ogni congregazione è oggimai si corrotta, che quivi ad ogni altra sentenza prevagliono sempre i consigli dell’invidia, i pareri dell’odio e le tiranniche detratture dell’interesse proprio. A tre capi si sono ridotti tutti gli umani trattati: avanzamenti di mondane fortune, conseguimenti di carnali diletti e adempimenti di machinate vendette. E questi oggetti occupano in maniera le menti degli uomini, come se Dio o non ci fosse o non intendesse o non punisse.