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LXXXII

Al Lamberti


È in procinto di partire da Roma. [Di Roma, autunno 1621].

LXXXIII

Dr Girolamo Preti

Si lagna dell’improvvisa partenza dell’amico da Roma.

Signor dottor bello, io non so che discrezione o crudeltá sia la vostra. Voi mi diceste a Frascati di dover partire: ma non potei credere che Ella partisse avanti il ritorno della corte; onde io non ebbi tempo né d’ abbracciarvi né di baciarvi né di darvi il buon viaggio. Ora v’abbraccio e vi bacio e vi do il bonis avibus in ispirito con tutta l’anima. Vi do, dico, il buon viaggio, cioè il viaggio di ritorno a Roma, poiché tengo per fermo, e la corte il tiene, che tornerete meliori olite. Certo è che qui voi avete lasciato buon credito, buona fama e buona speranza di voi, abeunlis solatia. State allegro, perché ognun vi piagne.

Al signor Lamberti vostro e mio centomilla baciamani. Vogliatemi bene, ché io vi voglio ottimo.

[Di Roma, autunno 1621].

LXXXIV

Di Girolamo Morini (?)

Solo soggiorno adatto ai meriti delTAchillini è Roma.

Prima ch’io ricevessi la lettera di V. S., di giá il signor *** aveami significato il suo ritorno a Bologna, del quale non so veramente che mi dire. Se V. S. è tornata a trattenervisi per un breve tempo, bene; ma se, come m’accenna, ha lasciato Roma per un pezzo e forsi per sempre, io non posso accommodarvimi interamente, per dir liberamente l’animo mio. [Perché, se bene