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XXV

Al magistrato dei savi di Ferrara


Domanda di essere confermato nella cattedra per un triennio.

[Ferrara, 1610?].

XXVI

Al signor...


Protesta ancora una volta di non essere autore d’una scrittura legale, composta contro di lui, nell’interesse del figlio; ma ciò non toglie che il figlio abbia molta ragione nel volere dal padre almeno gli alimenti.

[non posteriore al 1610?].

XXVII

Del cavalier Battista Guarini Ringrazia d’un sonetto.

V. S. fin a qui ha meco avuto gran merito d’ingegno, benché commune con tutti coloro che hanno senso e gusto di lettere. Ma ora in particolare l’ha Ella grandissimo per cagione di gentilezza, essendosi compiaciuta di mandarmi il suo bel sonetto, a instanza mia da lei conceputo e si leggiadramente composto. Il quale, e come frutto dell’uno e come effetto dell’altra, obliga me a renderle tante grazie della gentilezza quante lodi dell’ingegno, e lei a darmi occasione ond’io possa per ambedue mostrarmele grato, si come dagli effetti potrá ottimamente conoscere in ogni cosa di suo servizio. Che sará il fine, con baciarle di buon cuore la mano e pregarle ogni felicitá, [anteriore al 7 ottobre 1612].