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II

Onorato Claretti al cavalier Marino Discorre di una raccolta, della Strage degli innocenti e delle Lettere.

Non ho cosa a trattare con V. S. che sia di suo servigio, perché Ella non mi comanda cosa alcuna; né men novelle da darle, perché mi vivo alla scioperata e lascio correre dodici denari per un soldo. Ciò che ho da dirle, riserbando i convenevoli per un’altra volta, è che ’l serenissimo prencipe Tomaso ha voluto ch’io onorassi del suo nome la raccolta e che per ogni modo la faccia stampare: e perché mi sono preso tempo all’esecuzion de’ suoi comandamenti fino alla licenza di V. S., che v’ha tanta parte e dee esser posta per capo, allegando per iscusa della tardanza l’ordine avuto da lei di non lasciarle uscire senza l’ ultima sua correzione; S. A. ha perciò voluto farne far copia e mandargliele, accioché, limandole ove piú le aggrada, le rimandi poi quanto prima, per la perfezione dell’impresa. La copia è fatta dal signor Antonio Gandulfi, segretario del duca e persona intelligente, che compone qualche sonetto, come da’ qui alligati, fra’ quali ve n’ha uno in lode di V. S., potrá vedere. Riman ch’Ella mi liberi dall’obligo, ch’io non posso piú sostenere senza offesa di tanti valentuomini che v’ han parte, e con la pronta spedizione mi rimetta il discapito che ho fatto, con pregiudizio della mia riputazione appresso chi ha notizia del pensiero, per colpa sua. Di questo la supplico quanto piú affettuosamente ed efficacemente posso e, s’ Ella se ne contenta, d’un paio di dozzine di quelle del signor cardinale Bentivogli e del signor Girolamo Preti; mentre, col solito desiderio e obligo di servirle, le bacio le mani e nella sua buona grazia mi raccomando.

Di Torino, a’ 15 di luglio 1624.

P. S. — La scongiuro dell’originale della Strugge degl’innocenti , che si potrá rimettere al signor Carlo Antonio Caissotti mio cugino. Loderei a V. S. che facesse vedere le sue Lettere al maestro del sacro palazzo e che le facesse sottoscrivere con la sua correzione e sigillare del suo sigillo, perché nelle burlesche questo inquisitore non abbia a far delle difficultá, ed Ella potrá costi difender la causa sua di presenza in questo particolare.