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Dico adunque ch’io delle risse e delle dissensioni non mi sono dilettato giammai, anzi ingegnandomi con ogni sforzo, secondo la bassezza dello stato mio, non di spiacere ma di servire altrui, fui sempre, piú che degli studi stessi, della pace studioso. Né questo voglio io attribuire a virtú morale, abito della elezione, ma a propria condizione della mia natura, amica della tranquillitá. Cosi senza timore alcuno vivendo, ne ho menati molti anni in riposata quiete, perché sotto lo scudo della innocenza mi pareva di essere da ogni oltraggio sicuro. Ma chi può nascondersi dagli occhi della invidia? o chi schermirsi dai suo livore, s’ella sa ritrovar l’ombra dove non è il corpo e rintracciar Torma dove non si mette il piede? Avendo il Murtola, alcuni giorni prima che io venissi a Torino, presentito ch’io insieme con gl’ illustrissimi signori cardinali Aldobrandino e San Cesareo doveva esservi di corto, senza nemistá alcuna precedente, incominciò, non so perché, a seminare di me in molti gentiluomini cattiva opinione; né pensando forse che costoro dovessero poi stringersi in amicizia meco, si come fecero, si sforzò d’imprimere concetto nella lor mente ch’io fossi non solo nelle lettere ignorante ma ne’ costumi intrattabile. I quali si come poi pratticandomi, accortisi nella prova della sua iniquitá, me T hanno referto, cosí parimente ne renderanno a V. A. piena e indubitata fede ogni volta ch’ Ella la chieggia. Giunsi finalmente; e come ch’egli venisse spesse volte a visitarmi, io nondimeno, per la contezza che delle sue qualitá aveva, fuggiva l’occasione e volentieri da tal conversazione mi allontanava; infino a tanto che, richiesto da lui del mio parere sopra una sua canzone stampata, si come uomo di schietto e libero animo, lo feci amorevolmente accorgere di molti errori non pur grammaticali nell’elocuzione ma puerili nelle desinenze.

Questo fu il chiodo che lo trafisse in sul vivo, recandosi egli, per mio aviso, a scorno ch’io l’avessi senza alcun riguardo ripreso e ricordatogli a non voler per T innanzi cosi precipitosamente esporre agli occhi del mondo frutti del suo ingegno senza ridurgli prima con consigliato giudizio a piú perfetta maturitá. Da indi in poi del suo astio m’avvidi e da molti