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IV 66 , 3

IV 160, 1

VI 146, 7

VI 201, 1

XIII 220, 3

XX 293, 7

dirupati macigni e rocce alpine

V : « e rocche alpine *

[cfr. Dicerie Sacre, p. 373, 21-22: «se le rocce alpine con repentino rimbombo scoppiano ... »] fa Vascolta per tutto ...

V : « fa la scorta »

[l’antico deverbale, che V’ non intende e rifiuta, è testimoniato in .Ariosto, O.F. XXXII 91] tuttutti a salutarlo ivi son pronti

V : « tutti »

[V per ignoranza d’una forma arcaica (cfr. p. es. Boccaccio, Teseida III 7, 2) non esita a imporre al verso una dura diatele, unica piú che rara nella sciolta versificazione mariniana (l’accurata edizione Amsterdam 1651, basandosi su V ma reputando ipometro il verso, provvedeva ad orecchio: « E tutti ... *). Cfr. sotto, XX 293, 7].

Indi da me scacciato, e facciatinto V: « e ’n faccia tinto »

[Getto e Ferrerò: Anzi mariniano; Baldelli: insieme con bracciacollo (IX 8) probabile « composto sul tipo di quelli cari alla poesia ditirambica*; Colombo: «sicuramente errore di stampa dell’edizione parigina *. Par giusto che prevalga il criterio della 1. difficilior]

Come veggiam la cresta e la bargiglia

V : « la barbiglia *

[cfr. l’epistola Al Padre Xaso, ed. Guglielminetti delle Lettere: «come le bargiglie e le creste de’ gallinazzi * (p. 520)] tuttutto il superbissimo Alicorno V: « E tutto »

[È un caso analogo a VI 146, 7 ma con pesanti conseguenze sintattiche; aH’originale

Porpora con argento in un congiunta d’un sovrariccio d’or broccata a fiori

tuttutto il superbissimo Alicorno tien dal capo al tallon bardato intorno.

V sostituisce l’insostenibile

Porpora con argento [ecc.].

E tutto il superbissimo Alicorno tien dal capo al tallon bardato intorno, isolando (col punto fermo posto alla fine del v. 6 in luogo della originaria virgola) il soggetto dal complemento oggetto e dal predicato verbale. Singolarmente troviamo la lezione

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