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mani [Bibl. Naz., 69.2.E. 17] risulta completo; a mia volta ho potuto constatare che fra gli esemplari di P conservati nelle maggiori biblioteche fiorentine, soltanto il Riccardiano era integro: mutili invece quello del Fondo Magliabechiano della Nazionale, e quello del Fondo Bardi della Facoltá di Lettere. Quest’ultimo, per di piú, contiene sí i due « carticini », ma è poi privo di un intero quaderno (corrispondente alle ottave 74-93 e 144-163), evidente «effetto a distanza» di quello sconvolgimento.
Pare comunque opportuno offrire al controllo del lettore la tavola di riscontro del lacerto interessato, in cui, ripeto, le originali stanze XXXIV-LUI sarebbero poi divenute le attuali 34-73. Si evidenziano in corsivo le varianti, in parentesi si indica il numero romano d’ordine delle ottave nella redazione primitiva.
Tavola di riscontro delle ottave 34-73 del c. VII con la redazione primitiva (= XXXIV-LIII).
34 (= XXXIV) v. 7 ch’imita insieme, sí eh’ognun l’ammira,
35-38 (= XXXV-XXXVIII)
39 (= XXXIX) v. 1 Mirabil arte in ogni sua grand’opra
v. 4 piú che ’« gran quadro, in picciola figura,
40 (= XL)
-p 1
42 (= XLI)
43 (= XLII) v. 6 quasi meglio i passaggi ascoltar brami,
44-45 (= XLIII-XLIV)
- + 1
47 (= XLV)
48 (= XLVI) v. 4 con arte piú sottil fino a la rosa.
- 1 - 5
54 (= XLVII)
55 (= XLVIII) v. 8 il del iniquo, il per destili crudele.
56 ( = XLIX)
-+ 7
64 (= L) v. 1 Tace, ed ecco due Donne. Una di queste
nude e carche di latte ha le mammelle, v. 5 Trombe, lire, sampogne un stuol celeste
65 (= LI)
-(- 6
72-73 (= LII-LIII)