Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. II, 1977 – BEIC 1871053.djvu/779

De l’immortali sue lucenti Fere

.era giá pieno;

X 69, 7 ridente in volto, e d’un aspetto santo,

.in vista,.

X 132, 6 pesar le cose, e porvi ordine e modo,

.ed ha il martello e ’l chiodo,

X 180, 1-2 Vedi la parte ove le chiome d’auro spiega l’Aurora, e l’Oriente alluma.

., ove l’Aurora al Tauro

il capo indora,.

X 180, 7-8 Vedi ove suda sotto il fervid’asse adusto e nero il faretrato Arasse.

Vedi ove il Negro con la negra gente suda sotto l’ardor de l’asse ardente.

XI 42, 4 quante giá mai ne furo, o ne son state,

. ne fieno, .

XI 59, 2 fia Novellata, un novo mostro estrano.

.e strano.

XII 123, 7-8 ch’a un parto con Chrisofilo e Mammone di Proserpina nacque, e di Plutone. che d’Iasio è sorella, e di Mammone,

di Proserpina figlia.

XIII 56, 5 Benda fascia di nubi atre e maligne

Bendò fascia.

XIII 62, 7 gli aborti appesi a la bilancia ria posi gli aborti in su la mensa ria

XIII 127-129 [fra l’attuale stanza 127 e l’attuale stanza 129 inframette l’attuale stanza 128 : Corna, Dea de le porte e de le chiavi ...]

XIII 261, 4 asciugherò dal piú profondo fondo

. quand’ha piú cupo il fondo

XIV 49, 6 cerca com’augel vago al laccio inveschi

. al ramo.

XIV 175, 2 preme un destriero il peregrin campione

preme un destrier l’incognito.

XV 168, 1 Del diadema novel gonfia ed allegra

.la Donna allegra

XVI 86, 1 Uccubo, in cui decrepita l’etate

.a cui.

XVI 128, 8 dònno le dolci corde ai monti il corso.

.le dolci note.

XVI 138, 2 Signor de l’aspro e faretrato Oronte.

del Libano Signore, e de l’Oronte.