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343.Del color del cilicio orna la spoglia,
semplice berrettino, e non rotato:
onde quand’uscir suol fuor de la soglia,
è da ciascun l’Hipocrito chiamato.
Par mansueto agnel pria che si scioglia,
sembra una Furia poi discatenato.
Cosí ricopre a chi non sa suo stile
la superbia del cor d’abito umile.

344.11 Cavalier con la sinistra mano
su ’l pomo de l’arcion la briglia stende,
spiccato un leggier salto indi dal piano
senza staffa toccar sovra v’ascende.
Quel ritroso e restio s’impenna invano,
invan s’arretra, e calcitra, e contende,
che vie piú del guinzaglio e del capestro
può l’arte in lui del domator maestro.

345.Pria da la verga e da lo spron corretto,
poi con vezzi addolcito e fatto molle,
quantunque ancor pien d’ombra e di sospetto,
consentir gli convenne a quant’ei volle;
e ben che gisse, ov’era a gir costretto,
con precipizio impetuoso e folle,
pur gli fe’ nondimeno un verde salce
romper con bell’incontro in fin al calce.

346.Lascia il poliedro, e fa menar dal paggio
altro destrier, ch’è del color del topo,
superbo sí, ma non cosí selvaggio,
e sempre avezzo ad investir lo scopo.
Spirto ha discreto e moderato e saggio,
e senza segno alcun capo ethiopo.
Con occhio ardente e con orecchia aguzza
fremita, anela, ed annitrisce, e ruzza.