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123.Spaventati ed attoniti stupirò
quel dí che prima al ciel gli occhi levaro
e videro alternar con vario giro
de la notte e del giorno il fosco e ’l chiaro.
Fama è che lungo tratto il Sol seguirò
quando oscurar la sera il dí miraro,
temendo forte (ahi semplici) non loro
involasse per sempre i raggi d’oro.

124.Veder duo lottator tanto eccellenti
da corpo a corpo a contrastar ridutti
fu gran diletto, ond’a mirargli intenti
in piè s’alzaro i circostanti tutti.
Non stetter molto a bada i combattenti,
ambo del par ne l’essercizio instrutti,
ma súbito n’andar senz’altro dirsi
impetuosamente ad assalirsi.

125.Non da spiedo o da strai talor feriti
duo fier Leoni, o duo Cinghiali alpestri
risonar d’urli orrendi e di ruggiti
fan con tanto furor gli antri silvestri,
con quanto insieme ad affrontarsi arditi
vennero de la lotta i duo maestri,
e si strinsero a un tempo, e d’alti gridi
rimbombar fér dintorno i campi e i lidi.

126.Tra saldi nodi e rigide ritorte
avinchiati cosí stetter gran pezza.
Poi si staccaro, e con rivolte accorte
cominciaro a mostrar forza e destrezza.
Pesante è l’un, ma ben gagliardo e forte,
l’altro è leggier, ma di minor fortezza.
Pur, girandosi ognor, con l’arte astuta
e con la propria agilitá s’aiuta.