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395.Ecco la bara alfin, che ben composte
con vari emblemi intorno ha varie imprese,
e d’armati guerrier tiene a le coste
di qua di lá due maniche distese,
e con mirabil ordine disposte
lumiere illustri in ogni parte accese,
e de’ torchi lucenti anco la cera,
simile in tutto al paramento, è nera.

396.Le Ninfe di Ciprigna e le donzelle
circondan quinci e quindi il cadaletto,
e sostengon tra via le braccia belle,
ch’accennan di cader, del Giovinetto.
Havvi anco altri valletti, ed altre ancelle,
che dolenti nel core e ne l’aspetto
la cuccia, de’ bei membri orrido albergo,
(peso dolce e leggier) portan su ’l tergo.

397.Ultima a tutti in neri panni avolta
Venere bella il funeral conchiude,
e con viso graffiato e chioma sciolta
de le stelle si lagna invide e crude,
battendosi con mano anco talvolta
il bianco petto e le mammelle ignude.
Turba di serve ha dietro, e d’ambo i lati
la fida guardia degli Arcieri alati.

398.Giunta ove ’l bel cadavere disegna
in preda dar de la funebre arsura,
e dov’è giá, d’un tanto dono indegna,
edificata la catasta oscura,
fa Citherea depor sovra le legna
il letto a piè de l’alta sepoltura,
indi supposta la facella a l’ésca,
fa che desto dal soffio, il rogo cresca.