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43.Somiglia il gioco, ond’io con lui combatto,
di duo mastri da scherma accorto assalto.
Or va per dritto, or di rovescio il tratto,
or di posta, or di balzo, or basso, or alto.
Or il colpo, che vien rapido e ratto,
s’incontra in aria, ed or s’aspetta il salto.
Or si trincia la palla, ed or caduta
tra gli angoli del muro è ribattuta.

44.Or quinci, or quindi, ed or veloce, or piano
l’enfiato cuoio si saetta e scocca.
Per lo tetto talor vola lontano,
talor rade la corda e non la tocca;
e regolato da maestra mano
né serpe per lo suol, né si rimbocca.
Tosto ch’urtato vien da quella banda,
si rimette da questa, e si rimanda.

45.Quasi in duello singoiar di Marte,
l’un e l’altro la destra a tempo move.
L’un e l’altro egualmente aggiunge a l’arte
astuzie e finte inaspettate e nove,
sí ch’accenna talvolta in una parte,
e poi riesce a l’improviso altrove,
con tanta leggiadria che mai non falla
la flagellata e travagliata palla.

46.Giá segnate ha due cacce ognun di noi,
onde stando del par, si cangia sito
fin ch’abbia il gioco alfín per l’un de’ doi
la vittoria o la perdita finito.
Ciascun si studia co’ vantaggi suoi
schivar il fallo e guadagnar l’invito,
ed a ben adoprar cauto procede
in un tempo con l’occhio il pugno e ’l piede.