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39.Con l’istessa livrea succedon cento
valletti eletti, e nobili donzelli.
Baccini in una man portan d’argento,
sanguinosi ne l’altra hanno i coltelli.
Fuman tepidi i vasi, ed havvi drento
diversi cori di svenati augelli,
sacrificio piú bel che l’Hecatombe:
Passere, e Galli, e Tortore, e Colombe.

40.Due squadre indi accoppiate in ordin vanno
di cacciatrici e saggitarie Arciere,
che sovra gonne di purpureo panno
veston di bianco lin cotte leggiere.
Han gli archi al tergo e le faretre, ed hanno
di carboni odorati e paste lbere
ne la candida man piena una coppa,
tutte snudate la sinistra poppa.

41.Poi da quattro Leonze un carro tratto
mansuete e domestiche ne viene,
lá dove un vaso assai capace, e fatto
a guisa d’incensier, le brage tiene.
Brage di sacro foco, in cui disfatto
l’olocausto amoroso arder conviene.
E tanti son gli aromati ch’anela,
che di nebbia d’odor l’aria si vela.

42.Dietro a questa quadriga, il fianco cinte
pur come l’altre, di turcassi e frecce,
con braccia ignude, e tuniche succinte,
e con disciolte e ’nghirlandate trecce,
l’una con l’altra a mano a mano avinte
Verginelle selvagge e boscherecce
vengon danzando, e ’n su le teste bionde
han panieri di frutti, e fiori, e fronde.