Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. II, 1977 – BEIC 1871053.djvu/277


51.tutti per mio parer segni evidenti
d’aver tosto a passar grave periglio,
e fuor de’ dritti termini correnti
del camin naturai chiudere il ciglio.
Ma questi formidabili accidenti
si ponno anco fuggir col buon consiglio.
L’istesso Ciel gl’influssi suoi cattivi
scrisse a l’uom su la man, perché gli schivi.

52.Linea v’ha poi, ch’obliqua e mal disposta
da la percussione in alto ascende,
e sí di Giove appo i confin s’accosta
che ’l cavo de la man per mezo fende.
Aggiungi ancor, ch’ove la mensa è posta,
sovra il quadro un triangolo si stende,
onde da bestia rea ti si minaccia
rischio mortai, se seguirai la caccia.

53.Ma lasciam quel che seguir deve appresso,
eh’è troppo a specolar dubbio ed oscuro,
e ne’ casi avenire io ti confesso
ch’ogni nostro giudicio è mal securo.
Toccherò del passato alcun successo,
onde potrai comprendere il futuro,
ché s’averrá ch’io sia verace in questo,
devrai fede prestarmi anco nel resto.

54 E poi che del destin crudo e nemico
da me narrato alcun effetto sai,
intorno a questo piú non m’affatico,
a piú prospere cose io vengo omai.

Scorgo la bianca striscia, e sí ti dico
che sei per altro aventurato assai.

Sempre del latte l’onorata via
importa alta fortuna, ovunque sia.