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87.Ma dove lascio un altro lume chiaro?
Maria, de’ Mombasoni egregia prole?
Grazia che stia di tanta grazia al paro,
non mira in quanto mondo alluma il Sole.
Le doti illustri de lo spirto raro
raccontar non si lasciano a parole.
Dir di lei non si può, che non s’onori,
onorar non si può, che non s’adori.

88.Incomposta bellezza e semplicetta
parte si scopre in lei, parte si chiude.
Ignudo Amor nel vago viso alletta,
le Grazie nel bel sen scherzano ignude.
Cortese orgoglio e maestá negletta,
maniere insieme e mansuete e crude,
gravitá dolce e gentilezza onesta
bella la fan, ma ’n sua beltá modesta.

89.A queste glorie aggiungi, a queste lodi
i pregi del magnanimo marito,
10 dico Carlo, che con saldi nodi
d amor santo e pudico e seco unito,
e l’un fassi de l’altro in dolci modi
di scambievole onor fregio gradito
con quel lume reciproco fra loro
ch’oro a gemma raddoppia, c gemma ad oro.

90.O del Rhodano altero inclito figlio,
per cui di gloria il Gallo impenna l’ali.
Signor degno di scettro, il cui consiglio
volge la chiave de’ pensier reali;
11 cui sommo valor fará dal Giglio
sovente pullular palme immortali;
dritto fia ben, che d’ogni gioia colmo
stringa sí bella vite un sí degn’olmo. —