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71.Quegli occhi vaghi e di dolcezza ardenti,
per cui ha piú del Ciel bella la terra,
struggeran, non che i cor, le nevi algenti,
che de l’Alpi canute il cerchio serra.
Moveran con tal armi e sí pungenti
contro l’alme ritrose assalto e guerra,
che torran lor ne l’amorosa impresa
e l’ingegno, e la fuga, e la difesa.

72.Vedi un rivaggio, che de l’erba fresca
ripiegando le cime, il prato bagna.
Quivi agli amori Amor istesso adesca
quant’avran mai di bello Italia e Spagna.
Quivi fiorisce ogni beltá donnesca,
ma forz’è che di dirne io mi rimagna,
ch’a l’occhio, che non ben tante n’accoglie,
la lontananza e lo splendor le toglie.

73.Pur non convien che con silenzio io passi
quelle che son tra l’Alpi e i Pirenei.
E prima a la mia vista incontro lassi
alma che co’ suoi lumi abbaglia i miei.
Sola degna a cui ceda, e ’l pomo lassi,
ch’ottenni dal Pastor de’ boschi Idei.
Margherita Valesia, il cui valore
è tesor di Virtú, pompa d’Onore.

74.Quest’altra Perla, che qual Sol fiammeggia,
ragion non è ch’io del mio dir defraude,
ben che d’un tal suggetto io ben m’aveggia
con le parole estenuar la laude.
Oh con qual grazia e maestá passeggia,
come stupido il Ciel tutto l’applaude!
Tanti spirti reali intorno piove,
che par la Sfera mia Sfera di Giove.