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63.Ecco del Tebro una pregiata figlia,
onde la gloria Aldobrandina irraggia,
Idolo de la terra, e meraviglia
di questa lieta e fortunata piaggia.
Volge l’arciere e sagittarie ciglia
bella, né men che bella, onesta e saggia.
Ride il bel volto, e quasi un Ciel s’ammira,
che le Stelle paterne intorno gira.

64.Altre due ne van seco in una schiera,
che le sembrali compagne, e son sorelle.
Colei che piú s’accosta a la primiera,
apre al verno maggior rose novelle.
L’altra incontrando la piú chiara sfera,
fa quel del Sol, ch’ei fa de l’altre stelle.
Fará la prima il Taro adorno e lieto,
de l’altre due s’arricchirá Sebeto.

65.Omai Savoia agli onor suoi m’appella,
e quattro Dive a rimirar m’invita,
Caterina e Maria con Isabella,
e la maggior di tutte è Margherita.
Qual Paride, che scelga or la piú bella?
Qual lingua fia di giudicarle ardita?
Per queste, onde risona e Thile e Battro,
le Grazie, che son tre, diverran quattro.

66.L’Aurora ti parrá, se quella vedi,
quand’ella il pigro suo Vecchio abbandona.
Se questa prendi a risguardar, la credi
la bella e bianca figlia di Latona.
Se de l’altra di lor notizia chiedi,
e miri lo splendor che l’incorona,
dirai ch’a mezo giorno, a meza state
ha minor lume il luminoso frate.