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19.Con questo dir per entro il lucid’arco
del cerchio adamantin drizza il sentiero,
ch’ai conosciuto carro aprendo il varco,
la Diva ammette al suo celeste impero.
Loco che di piacer, di gioia carco.
Paradiso del Ciel può dirsi invero;
e tanta luce e tanta gloria serra,
ch’appo quel Cielo ogni altro Cielo è terra.

20.Aurette molli, Zefiri lasciva,
fonti d’argento e nèttare sonanti,
di corrente zafftr placidi rivi,
rive smaltate a perle ed a diamanti,
rupi gemmate di smeraldi vivi,
selve d’incenso e balsamo stillanti,
prati sempre di porpora fioriti,
piagge deliziose, antri romiti.

21.Vaghi perterra di grottesche erbose,
di pastini ben culti ampi giardini,
bei padiglioni di viole e rose,
di garofani bianchi e purpurini,
dolci concordie e musiche amorose
di Sirene, di Cigni, e d’augellini,
boschi di folti allori e folti mirti,
tranquilli alberghi di felici spirti.

22.Freschi ninfei di limpidi cristalli,
puri canali di dorate arene,
siepi di cedri, cespi di coralli,
scogli muscosí e collinette amene,
ombre secrete di solinghe valli,
e di verdi teatri opache scene,
tortorelle e colombe innamorate
fanno gioir le regio n beate.