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15.Ben (come veder puoi) di sua sembianza
grande veracemente è la chiarezza,
ma sua virtute e sua fatai possanza
sappi ancor, che risponde a la bellezza.
Di piacevol natura ogni altra avanza,
tutta benignitá, tutta è dolcezza.
Tu per lei sola a picn fatto contento
saprai per prova dir, s’adulo, o mento.

16.Egli è ben ver, che se Saturno o Marte
a lei s’accosta con obliquo aspetto,
le contamina il lume e le coniparte
di sua rea qualitá qualche difetto.
Ma quando avien che ’n elevata parte
lunge da sguardo infausto abbia ricetto,
non si può dir con quanti effetti e quali
fortunati suol far gli altrui natali.

17.Gli agi del letto, e con diletto e riso
scherzi, giochi, trastulli, ozii promette
Bellezza dona, e leggiadria di viso,
ma fa molli le genti, e lascivette.
E se quand’io le son incontro assiso
meco amica e concorde i rai riflette,
produce in terra con auspicii lieti
chiari Oratori, e celebri Poeti.

18.Se Febo poscia a visitar si move,
e ’n sito principal la casa tiene,
o viensi a vagheggiar col Padre Giove,
de’ suoi tesori prodiga diviene.
Il grembo a pieno allarga, e laggiú piove
ogni grazia, ogni onore, ed ogni bene:
e col favor de l’una e l’altra luce
a gran fortune i suoi soggetti adduce. —