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175.Onde di quante cose, o buone o ree,
passate ha il mondo in qualsivoglia etade,
e di quante passar poscia ne dee
per quante ha collaggiú terre e contrade,
qui son le prime originarie Idee,
dove scorger si può ciò che v’accade.
Riluce tutto in questo vetro puro
col passato e ’l presente anco il futuro.

176.Vedi le Zone fervide e l’algenti,
e dove bolle e dove agghiaccia l’anno.
Vedi con qual misura agli elementi
tutti i corpi celesti in giro vanno.
Vedi il sentier, lá dove i duo lucenti
Passaggieri del Ciel difetto fanno.
Vedi come veloce il moto gira
del Ciel ch’ogni altro Ciel dietro si tira.

177.Ecco i Tropici poi, quindi discerni
volgersi il Cancro, e quinci il Capricorno,
dove agguaglian del pari i corsi alterni
la notte al sonno, a la vigilia il giorno.
Ecco i Coluri, uniti ai poli eterni,
che sempre il ciel van discorrendo intorno.
Ecco con cinque linee 1 Paralelli,
e nel bel mezo il principal tra quelli.

178.Eccoti lá sotto il piú basso Cielo
il foco, che sempr’arde e mai non erra.
Mira de Tacque il trasparente gelo,
che ’l gran vaso del mar nel ventre serra.
Mira de l’aria molle il sottil velo,
mira scabrosa e ruvida la terra,
tutta librata nel suo proprio pondo,
quasi centro del Ciel, base del mondo.