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127.Ecco altre due sorelle, e del Disegno
e de la Simmetria pregiate figlie.
L’una con bei colori in tela o in legno
sa di nulla formar gran meraviglie.
L’altra, che ne l’industria e ne l’ingegno
non ha (trattane lei) chi la somiglie,
sa dar col ferro al sasso anima vera,
al metallo, a lo stucco, ed a la cera.

1 28. Eccoti ancor col mappamondo avante
e con la carta un’altra Giovinetta,
che scoprendo i paesi, e quali e quante
regioni ha la terra, altrui diletta.
Sentenze poi religiose e sante
Damigella celeste altrove detta.

Di Dio discorre, e de l’eterna vita
ai discepoli suoi la strada addita.

129.Mira colá quella Matrona augusta,
che per toga e per laurea è veneranda.
È la Legge civil, che santa e giusta
sol cose oneste e lecite comanda.
Quella, che porge a l’altrui febre adusta
amara e salutifera bevanda,
è d’ogni morbo uman medicatrice,
cui sua virtú non chiude erba o radice.

130.Guarda or colei, che spiriti divini
spira, se ben fattezze alquanto ha brutte,
e par ch’ognun l’onori, ognun l’inchini,
qual madre universa! de l’altre tutte.
Quella è Sofia, che rabbuffata i crini,
magra, e con guance pallide e distrutte,
con scalzi piedi e con squarciati panni,
pur di dotti scolari empie gli scanni.