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LE MARAVIGLIE

S 4 O

31.Cosa, non dico sol Saturno 0 Giove
nel mondo interior propizia 0 fella,
ma qual altra o che posa, o che si move,
stabil non versa, o vagabonda stella,
che non passi per lei; quante il Ciel piove
influenze laggiú, scendon per quella:
per quella chiara lampada d’argento,
ch’è de l’ombre notturne alto ornamento.

32.Onde s’avien che giri il bel sembiante
collocato e disposto in buono aspetto,
ancor che variabile e vagante,
partorisce talor felice effetto.
Ma fortuna non mai, fuor che incostante,
speri chiunque a lei nasce soggetto,
che con perpetuo error ha che lo spinga
fuor di patria a menar vita raminga. -—

33.Con piú diffuso ancor lungo sermone
il Fisico divin volea seguire,
quando a mezo il discorso il bel Garzone
ia favella gli tronca, e prende a dire:
— D’una cosa a spiar l’alta cagione
caldo mi move e fervido desire,
cosa che da che pria l’occhio la scorse,
sempre ha la mente mia tenuta in forse.

34.D’alcune ombrose macchie impressa io veggio
de la triforme Dea la guancia pura.
Dimmi il perché; tra mille dubbi ondeggio,
né so trovarne opinion secura.
Qual immondo contagio (i’ ti richeggio)
di brutte stampe il vago volto oscura? —
Cosí ragiona, e l’altro un’altra volta
la parola ripiglia, e dice: — Ascolta.