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ARGOMENTO

Di sfera in sfera colassú salita
Venere con Adone in Ciel sen viene,
a cui Mercurio poi quanto contiene
il maggior mondo in picciol mondo addita.

1.Musa tu che del Ciel per torti calli
infaticabilmente il corso roti,
e mentre de’ volubili cristalli
qual veloce, e qual pigro, accordi i moti,
con armonico piede in lieti balli
de l’Olimpo stellante il suol percoti,
onde di quel concento il suon si forma
ch’è del nostro cantar misura e norma:

2.tu divina Virtú, Mente immortale,
scòrgi l’audace ingegno, Urania saggia,
ch’oltre i propri confin si leva e sale
a spaziar per la celeste piaggia.
Aura di tuo favor mi regga l’ale
per sí alto sentier sí ch’io non caggia.
Movi la penna mia, tu che ’l Ciel movi,
e detta a novo stil concetti novi.