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39.Costei però, che n’arricchí Carene,
tutte sa di tal pesca e l’arti e i modi,
e del pesce brancuto apprese ha bene
le scaltre insidie e l’ingegnose frodi,
quando il sasso tra’ nicchi a metter viene
che son de l’altrui viscere custodi,
onde passa securo entro la scorza
la sua nemica a divorar per forza.

40.Quindi suole avenir, che la Cocchiglia,
nel cui grembo si cria la margarita,
quando vede la man che giá la piglia,
spesso il Castor perseguitato imita,
e de la bianca sua lucida figlia,
che generata ha sí, non partorita,
la prodiga a colei, di cui ragiono,
di spontaneo voler libero dono.

41.E se saver vuoi pur chi costei sia,
ch’è destinata ad abitar quest’acque,
figlia fu d’Acheloo, che ’n compagnia
di due gemelle sue d’un parto nacque.
Ma da Fortuna ingiuriosa e ria
la coppia a lei congiunta oppressa giacque;
e ch’ella sol giungesse a queste sponde,
fu grazia mia, che signoreggio Tonde.

42.Gli altri duo del Tirren mostri guizzanti
eran di qualitá simili a questo,
attrattivi negli atti e ne’ sembianti,
donne il petto e la faccia, e coda il resto;
soavissimo rischio a’ naviganti,
doloroso piacer, scherzo funesto;
il cui cantar ne’ salsi ondosi regni
era morte a’ nocchier, naufragio a’ legni.