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altro che elefanti in fuga. Quelle sono proboscidi! I serpenti di Bab-el-Giuma sono lontani! Il frastuono diminuisce... Ma io odo un altro rumore misterioso. Un rullo di tamburo lontanissimo. Ora s’avvicina.

Rullo di tamburi mediante 2 Ululatori e 2 Sibilatori. Battiti marcati, legati da un continuo rimbombo funereo. Kabango ascolta per alcuni istanti, poi s’avanza carponi verso il fondo della scena per spiare fra gli alberi il deserto sempre più arroventato dal tramonto e da misteriosi incendi.

Che gioia! E’ mio fratello, mio fratello che giunge! Riconosco il suono tipico del suo tamburo...

Vedrai, Mabima, il suo tamburo di guerra! E’ enorme! La sua armatura di rame è ornata di lunghe frange con pendagli d’oro!... Si ode il suo rumore a venti chilometri di distanza. Ha dei suonatori speciali che vi scatenano sopra mani e piedi freneticamente, agitandosi e danzando. Quattro, cinque, e spesso otto suonatori! A quando a quando, con grandi colpi di reni, essi cacciano contro la pelle sonora le loro teste impazzite dalla gioia. Allora, senti!... Senti!... Ottengono queste belle note profonde.

6 Ululatori e 6 Sibilatori.

Mabima

Su quella duna! Lo vedo... E’ veramente enorme! Scintilla tutto d’oro. Sembra arroventarsi per la gioia di vibrare, inondando le dune coi suoi pendagli sonori.

Kabango

sta in ascolto; poi, scattando con gioia:

Benedetto, benedetto, sia mio fratello! Egli accorre per salvare il Sinrun e anche me, poiché mi ama. Avrà chiamato


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