Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/299

vostra terra. Quando vi ascolto sento rinascermi nel sangue una patria lontana, bellissima, perduta, non si sa come.

Perlina

Ah! Ah! Questa tirata non mi va. Preferisco la rissa con lo sciroppo di sangue. Nulla di sincero in voi. Tutta la strada ve lo urlava poco fa.

Mahmud

Mi gridavano «Baro, canaglia!» Queste parole ingiuriose, che non merito, mi ferivano più delle legnate, ma vi confesso... che mi piacevano, poiché erano qualcosa di mio che colpendo le vostre orecchie vi costringeva ad interessarvi un pochino di me! Oh! Vi prego in ginocchio come voi pregate la Madonna! Ascoltate la voce del mio amore! Quando sarete la mia sposa entrerete nella casa di mio padre fra i mascialla che portano un incendio di gioia sulla testa, correndo. Mio padre è ricco. Può navigare due giorni e due notti sul Nilo, in dahanie, costeggiando sempre le sue terre. H nilometro segna quanto cotone possiede. Mille cammelli bastano appena per il raccolto della sua canna da zucchero. Ha cento mulini a vento e trecento ruote idrauliche.

Perlina

Ma voi preferite la vostra brutta vita.

Mahmud

Odio i miei mestieri, più o meno vili, come vostro padre, illustre scrittore di fama mondiale, odia senza dubbio la specie di mestiere che deve... fare.

Perlina

scattando in piedi:

Cosa volete dire? Sono capace di uccidervi, se toccate mio padre!

298