Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/196



Settima sintesi

L’ETERNA TRINCEA

L’Etna in eruzione con la zeta sanguigna delle colate di lava domina il limoneto di Porpora e Serena. In fondo a sinistra nella finestra aperta della casetta di Serena un lettuccio da campo e una cassetta da ufficiale con sopra una candela infissa nel collo di una bottiglia. Nel fondo a destra il muro crollato della casetta-laboratorio di Porpora lascia vedere la cresta incandescente della collina di lava marciarne. In questo muro una larga breccia e una feritoia che lasciano passare fasci d’oro rovente. Nel muretto di destra una porticina. Tramonto di agosto infernale.

Porpora

entrando dalla porticina di destra travestito da colonnello di artiglieria chiama Alberto Serena che si affaccia alla finestra aperta della camera a pianterreno della sua casetta:

Alberto! Debbo scappare! La folla è inferocita contro di me! Vogliono linciarmi, imprigionarmi. Mi accusano di


195