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Eugenia
Ti sbagli, Lucia. Queste lettere contengono i nostri brividi le nostre gioie i nostri dolori fissati, capisci, fissati per sempre come in un disco immortale.
Lucia
Che però non si può risentire a volontà. Sí, sí, questo disco d’amore vive, domanda di vivere ad ogni momento. È un pezzo di lava ardente!
Lucia
Lava spenta.
Eugenia
Ma voi non raccogliete forse e catalogate i pezzi di lava spenta?
Lucia
Sí, ma le calorie di una lettera di amore non sono misurabili. Hanno un’intensità soggettiva e immaginaria. (Lungo silenzio) La temperatura aumenta. È torrida. Bisogna andarsene. Nascondete quelle lettere. Potrebbero incendiarsi o ingiallire. (I boati e le vampe colorate precipitano il loro ritmo)
Mario
alzandosi e prendendo per il braccio Lucia a bassa voce:
Io non sono pazzo quanto lei. Ecco. Ad un tratto riacquisto la mia ragione. Completamente. Ma come, come salvarla dalla pazzia? Come difenderla dalla ebbrezza del suicidio?
Lucia
libera il suo braccio dalla mano di Mario e volgendosi di scatto verso Eugenia:
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