Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/166



Gli studenti

Silenzio! (Gli studenti cazzottano l’interruttore mentre scoppia un vocio violento su un balcone).

Il padre

aiutato dalla madre si sforza di strappare la figlia che si sporge al balcone nuda:

Figlia mia, cosa fai? Concertina, copri tua figlia! Dammi un lenzuolo! Uno scialle!

La figlia

No! No! Nuda! Voglio essere nuda! Per mettermi quella veste attillata! Porpora, Porpora, dammi, dammi quella veste ideale! (Vocío, fischi, insulti, ironie, ondate di carabinieri verso il palazzo il cui balcone mostra la donna nuda)

Gli studenti

a Porpora:

Avanti, Porpora! Non preoccuparti! Sono le solite signorine! Mostraci la seconda veste!

Porpora

Questa è rossa, tutta rossa! (Altri razzi vestono la notte di rosso) Un rosso speciale! Io solo posseggo il segreto di questo rosso trasformista; sorride come un bambino, mastica frutti gommosi, piange come una piaga, vibra come una tromba, canta grave come un cardinale in concistoro, sputa vetri e stoppa infiammata come un giocoliere negro. Guardate! Questo rosso andrà sempre piú intensificandosi. Raggiungerà il rosso del Vulcano. Lo supererà! Lo divorerà come un demonio divora un cherubino neonato!

La folla ha un minuto di contemplazione muta, poi si ode un rumore di carri, veicoli. Divampa in fondo alla strada Etnea un negozio.


165