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Il guardiano

Puttana!..

Rosina

E’ l’amante che ottura
la serratura
e la bocca impura...
Oh! Che lordura!

Il guardiano

Taci! Taci!... Ti ho sfasciato il viso! Se continui ti aprirò il ventre a coltellate!

Svincolandosi e fuggendo dall’altra parte del letto, vicino alla credenza si precipita su Rosina, l’afferra alla gola e, tenendola inchiodata contro la credenza, fruga dentro al cassetto, da cui estrae un coltello da cucina.

Rosina

Aiuuuto! Aiuuuto! (Si svincola dalle mani del guardiano e fugge dall’altra parte del letto).

Il guardiano

brandendo il coltello:

Non strillare, carogna. Tanto nessuno ti sente. Le mura sono grosse. (Gira lentamente intorno al letto avvicinandosi a Rosina, ritta crocifissa dal terrore contro la tavola delle chiavi nere. Il suo braccio armato si avvicina al petto di Rosina, ma non colpisce) Ah! Sono un vile! Un vile!... Non ho coraggio di uccidere!... Non avrò mai la gioia immensa di ucciderla!... (Lascia cadere il coltello) Prendi! Prendi! (Le riempie il corpo di pugni, poi si stacca sbuffando, si strofina gli occhi con ambo le mani, e lungamente la fronte). Maledi-


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