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Non moltiplicate gli appuntamenti! Il mio consiglio del resto è vano, poichè a metà della vostra seconda notte d’amore Kam-Rim si alzerà dal vostro letto e d’un balzo in piedi, vi dichiarerà:

— Sono tradito dai maledetti bianchi, e sei tu, o il tuo servo bianco, che mi avete denunciato.

Sarà questo un sospetto vero o un pretesto; fatto sta che la catastrofe è ormai inevitabile. Kam-Rim si slancerà su di voi, ed estratto fulmineamente, non si sa di dove, un rasoio affilato, vi vibrerà un colpo alla gola. Voi avete già preveduto il delitto e rovesciandovi all’indietro eviterete la morte; ma il sangue sprizzerà nondimeno dalla vostra ferita e Kam-Rim credendo di avervi uccisa, in quattro balzi sarà fuori dalla vostra bungalow.

Il vostro urlo involontario ha scosso l’atmosfera negra. Sbattere di porte, vocìo furente. Stanno sguinzagliando nella corte vicina i cani poliziotti. Una ondata nera si precipita nella vostra casa dalla finestra, abbaia, fruga, cozza, rovescia e rifugge di slancio fuori. Si sente rimbalzare vicino il tragico allarme:

— Odor di negro! Odor di negro!

Sì, sì, è il vostro servitore bianco, innamorato, come tutti, di voi, che dirige la caccia. Egli aizza un gran cane che scuote fra gli enormi denti un fazzoletto di seta azzurra. Tutti intorno a discutere poiché in realtà il fazzoletto ha l’odore speciale acido dolciastro pepato dei negri. Voi avete riconosciuto il fazzoletto di, Kam-Rim, ma tacete perchè ormai il destino si compie, mentre romba, tumultua alto-basso lontano-vicino l’inseguimento

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