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romana, alla Biennale veneziana, alla Casa del Fascio di Bologna, alla Quadriennale di Torino, dove brillano i nuovi pittori e scultori futuristi Depero, Prampolini, Pannaggi, Dottori, Benedetta, Tato, Caviglioni, Marasco, Fillia, Azari, Lucanovic, Rizzo e Corona e i grandi architetti Sant’Elia e Virgilio Marchi.
Tengo alla Tribune Libre des Femmes di Parigi una vittoriosa Conferenza sul Futurismo e Fascismo contro una massa di antifascisti.
Il mio dramma futurista Prigionieri è applaudito al Teatro Ferrari di Roma. Il mio dramma futurista Vulcani, rappresentato dalla Compagnia Pirandello, è applaudito a Roma, Milano, Torino.
Trionfale esplosione del Futurismo nell’America del Sud con 35 mie conferenze-declamazioni (Rio de Janeiro, S. Paolo, Santos, Buenos Aires, La Plata, Cordoba, Rosario, Montevideo).
Lo scrittore Antonio Sàlles conclude nella Revista do Brasil:
«Qui, al Brasile, noi ormai dobbiamo ignorare l’esistenza dei nostri migliori scrittori. Il futurismo, come Josvah, estrae un mondo nuovo dal nulla. Noi dobbiamo contare il Tempo e incominciare la stoira dall’anno di grazia dell’apparizione di Marinetti».
Invitato dai Fascisti francesi a parlare a nome degli interventisti, riesco con un discorso francese al Cirque de Paris il 2 novembre 1926 a far balzare in piedi 8000 combattenti francesi col grido di Viva l’Italia! Viva Mussolini!
Il 12 maggio 1927 presento con un discorso
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