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Il 15 aprile 1919 dirigo con Ferruccio Vecchi la battaglia di Via Mercanti, a Milano, contro le masse bolsceviche, che vengono sbaragliate dopo un’ora di revolverate. La nostra colonna, quel giorno, incendiò per la prima volta l’Avanti! segnando la prima vittoria decisiva del fascismo italiano. L’11 luglio 1919 riesco a pronunciare ascoltatissimo, questo discorso contro Nitti, dalla Tribuna del Pubblico a Montecitorio:

«A nome dei fasci di combattimento, dei futuristi e degli intellettuali, protesto contro la vostra politica e vi urlo: Abbasso Nitti! Dichiaro che non può sussistere il Ministero dei sabotatori della Vittoria, degli schiaffeggiatori degli ufficiali, un ministero che si difende coi carabinieri e coi poliziotti! La vostra viltà è lo scherno più grossolano ai sacrifici dei combattenti, che vi disprezzano e vi negano ogni diritto di rappresentarli più oltre. Vergognatevi! La gioventù italiana, per bocca mia, vi urla: Fate schifo! Fate schifo!».

Vengo arrestato nei corridoi della Camera. Appena rilasciato ricevo da d’Annunzio la seguente lettera:

          Mio caro Marinetti,
     bravo per il grido di ieri, coraggioso come ogni
vostro atto.
     Vorrei vedervi.
     Se potete, venite

Il vostro GABRIELE D'ANNUNZIO


A Fiume con d’Annunzio.

Polemiche del giornale Roma futurista e rela-


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