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internazionale Poesia, feconda serra calda che fece germogliare e fiorire i migliori poeti nostri giovani: Cavacchioli, Paolo Buzzi, Govoni, Palazzeschi, Gian Pietro Lucini, Luciano Folgore.

Ero l’autore acclamato della Conquète des Etoiles, poema lontano dalla realtà, e nondimeno seguivo minuziosamente tutte le agitazioni e le ideologie del movimento socialista italiano, che si cristallizzarono nella mia tragedia Le Roi Bombance.

Questo mio re panciuto apparve tempestosamente sulle scene parigine portandovi lo scandalo già futurista dei suoi simboli e delle sue caricature. Parigi fu per un mese squassata dalla trucolenza rivoluzionaria di quest’opera, dalle polemiche pro e contro il Manifesto del Futurismo, apparso nel Figaro e da un mio colpo di spada assestato in duello al romanziere Charles Henry Hirsch. I giornali parigini mi chiamarono: «La caffeina d’Europa

Alternavo le manifestazioni artistiche con quelle politiche.

Al Teatro Lirico di Milano, gremitissimo, dopo avere esposti i principi futuristi, difendo e glorifico il generale Asinari di Bernezzo colpito dal Governo per avere pronunciato alle sue truppe un discorso irredentista. Michelangelo Zimolo impone, malgrado il Questore e i carabinieri, la declamazione dell’Ode ad Asinari di Bernezzo scritta da Paolo Buzzi. Chiudo il comizio tumultuosissimo al grido di «Abbasso l’Austria» e vengo arrestato in una violenta dimostrazione studentesca che agita tutta Milano notturna.

A Trieste, vengo arrestato per un audacissimo discorso antiaustriaco.

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