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chi, le Idee, le mie Idee danzano voluttuosamente sulle cime della terra, come eroi dopo la battaglia. Le vedete? Capite? No!... Ah! come sono infelice!... Lo so, lo so, che voi vorreste vederle vestite di camiciotti simili ai vostri... Sacchi forati che possono adattarsi tanto allo scheletro che all’idropico! Ed io, per voi, non sono altro che un burattinaio!... Non avete torto... Non c’è che fare! Ma il mio povero cuore è straziato, perchè vi amo immensamente! Il mio cuore è un oceano di lagrime... Il mio cuore è una nube squarciata dalla passione, che vi inonda tutti, senza ristorarvi, senza dissetarvi!... Ah! come vorrei piangere con voi, su di voi, sul mio povero amore inutile!...

FAMONE

furibondo:

A che pro esserci sbarazzati delle donne, se ci son rimasti tra i piedi i poeti coi loro piagnistei?!...

L’IDIOTA

alzando la voce:

Io t’invoco e t’abbraccio, o gran popolo tumultuoso dei Citrulli!... Io ti amo al pari del vento, il gran pirata che sempre cavalca in groppa alle nubi!... Ed amo meno di te il gran mare rivoluzionario, il mare divoratore di navi, che sussulta nei golfi, tormentato dagl’incubi, sotto l’ossessione degli astri!... Citrulli! Voi cadete talvolta dai rami della vita, fatalmente, come frutta mature, ed io vi amo così!... Il mio cuore vi accarezza voluttuosamente, perchè siete simili agli animali malefici che minano sordamente le quercie gigan-